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19

Lug
2018

Pienza e dintorni | Cosa vedere nel bellissimo borgo della Val d’Orcia

Posted By : Alessandro/ 10800 0

Ci troviamo fra le colline della Val d’Orcia (SI), alla scoperta di Pienza e dintorni, in quello che noi consideriamo da sempre il borgo dei borghi.

COSA VEDERE E FARE

  • SCORCI E VIE DEL BORGO
  • IL PANORAMA DALLE MURA
  • PIAZZA PIO II
  • PIEVE DI CORSIGNANO
  • IL CENTRO STORICO
  • MONTICCHIELLO
  • ASSAGGIARE LA CUCINA LOCALE
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Pienza e dintorni – Toscana, provincia di Siena – Dove si trova?

Visitare Pienza e dintorni – Ogni volta è come fosse la prima

A Pienza ci siamo stati in più occasioni ma è sempre lo stesso stupore. Saranno le colline in cui è immersa, sarà che ogni scorcio è un quadro sulla Val d’Orcia, finisci sempre per restare lì imbambolato, in contemplazione di qualcosa così bello da sembrare finto. Questa volta però è stata diversa. Abbiamo conosciuto Ida per caso, mentre prendevamo un super gelato alla gelateria Buongusto di Nicola Sgarbi, uno chef modenese che qui a Pienza ha trovato la sua casa. Un breve scambio di battute e la simpatia di Ida ci ha subito conquistati:”Pienza l’è piccola ma un ci s’annoia mica! L’è piena de matti!

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Vive qui da qualcosa come 80 anni, o così almeno ci sembra: “Io via da qui un ce so mai andata. Che ci vado a fare? Pienza l’è il mondo in miniatura”. Scrivere una piccola guida su cosa vedere a Pienza sembra quasi inutile, perché in fin dei conti è essa stessa la vera attrazione. Due ragazzi nord europei entrano in gelateria e ordinano un gelato: lei ha uno sguardo raggiante, ci ascolta parlare sorridendo mentre assaggia il suo cono, rapita da tutta questa italianità in un colpo solo, per noi forse scontata, per lei evidentemente affascinante. Sembra la persona più felice del mondo e probabilmente lo è davvero. Ida intanto, ci ha dato molti spunti su come rendere migliore la nostra visita, ed è da lì che vogliamo partire. Pienza e dintorni ci aspettano, prima di tutto la loro storia tutta particolare!

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Da piccolo borgo in decadenza a Città ideale – Pienza e dintorni

Pienza non si è sempre chiamata così. Il nome originale del borgo era Corsignano. Nel 1405 però accade qualcosa: Pienza dà i natali a quello che diverrà nel 1458 Papa Pio II. Durante un viaggio verso Mantova nel 1459, il Pontefice compie una deviazione nel suo paese di origine e quando lo trova in decadenza decide che deve fare qualcosa: in quattro anni Corsignano viene rimaneggiata dall’architetto Bernardo Rossellino e prende vita il borgo che conosciamo oggi. Il centro di Pienza e dintorni, da allora, sono rimasti quasi intatti: nel 1996 viene inserito nella lista dei patrimoni dell’UNESCO per essere uno splendido esempio di centro storico rinascimentale, perfettamente conservato. E non è tutto qui.

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Dove dormire a Pienza? Ecco la nostra proposta:

Piazza Pio II – Pienza e dintorni

Bastano pochi minuti a piedi per attraversare da parte a parte tutta Pienza, ma siamo assolutamente certi che invece ci rimarrai almeno qualche ora. Se ti stai chiedendo che cosa vedere a Pienza e dintorni, il centro storico è sicuramente una meta immancabile. È proprio qui che tutta l’opera di Rossellino si mette in mostra: Piazza Pio II è il centro, sui lati della quale si ergono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Palazzo Piccolomini, Palazzo Borgia, e il Palazzo Comunale. Piazza Pio II nasconde una piccola curiosità che non è nota a tutti. Tu la conosci?

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Pienza e dintorni – Le vie del centro storico

Nonostante Piazza Pio II inganni la vista sembrando di forma rettangolare, in realtà guardandola dall’alto ci si rende conto che ha una forma trapezoidale. Concepita come il centro nevralgico del borgo toscano, da lei si diffondono in modo armonioso tutte le vie del centro storico.

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Potremmo dire che sono romantiche, affascinanti, belle, instagrammabili, poetiche, ma alla fine non saremmo riusciti comunque a dare loro il complimento che meritano. C’è solo un modo per comprendere: perdersi. Persino i nomi delle vie hanno un loro perché: Via dell’Amore, Via dell’Abbandono, Via del Bacio, Via della Fortuna. Ti stai ancora chiedendo cosa vedere a Pienza? Prova a camminare sulle sue mura.

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Pienza e dintorni sono una tappa irrinunciabile se stai pensando a un viaggio in Toscana. Premi qui per scoprire un itinerario di 4 giorni in Val d’Orcia

Pienza e dintorni – Un museo a cielo aperto

Non ho visto turista, di qualsiasi fascia di età, sesso o nazionalità che non abbia provato un effetto “wow!” guardando le colline della Val d’Orcia dalle mura di Pienza. Chiunque abbia la fortuna di poter osservare il panorama resta immediatamente estasiato. Le colline sembrano disegnate dal migliore degli artisti, dietro di loro il Monte Amiata.

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Cambiano colore a seconda della stagione, in funzione della lavorazione che i contadini stanno destinando alla terra. Il quadro muta, si evolve, passando dalle nebbie dell’inverno, ai verdi della primavera fino all’ocra delle spighe d’estate, per arrivare al marrone scuro del terreno brullo nel primo autunno. Uomo e natura sembrano aver trovato un equilibrio che rende migliore l’uno e l’altro. Forse ha davvero ragione Ida a dire che Pienza è il centro del mondo, che a Pienza c’è tutto quello che serve per vivere bene. Imperdibile se ne hai il tempo un giro nei dintorni di Pienza, per raggiungere Monticchiello, posto a 15 minuti di auto, splendido esempio di borghetto medievale.

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Papa Pio II muore e dopo di lui anche Rossellino – Il sogno Pienza finisce

La morte di Pio II e di Rossellino poi, ferma definitivamente i lavori che non verranno mai completati. Sebbene avvenuta in poco tempo, la trasformazione urbanistica del borgo è così importante che segna un punto di svolta nel concetto di architettura rinascimentale italiana.

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Non si può abbandonare Pienza senza aver assaggiato la cucina locale, che vede alla base il formaggio Pecorino, alimento simbolo, e chiaramente il vino toscano. Le occasioni e le tentazioni non mancano di certo ma c’è una vera e propria esperienza che si può fare ed è cenare alla Trattoria Latte di Luna. La cucina è casereccia, semplice, autentica, i Pici Cacio e Pepe buonissimi, ma a colpirvi sarà il carattere tutto particolare del proprietario: un mix di simpatia Toscana, schiettezza e un pizzico di follia. P.S. fare attenzione agli orari, sui quali proprio non transige!

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Grazie Ida! Grazie Pienza!

Usciti dalla trattoria, Pienza si è presentata semi deserta, quasi fosse tutta per noi. Qualche scatto obbligato qua e là prima di riprendere le strade della Val d’Orcia, in direzione Montepulciano, San Quirico d’Orcia o Bagno Vignoni. Per caso ci imbattiamo in Ida, ed è un arrivederci divertente quanto il benvenuto. Dopo un paio di autentiche perle di saggezza ci salutiamo ma non prima di un ultimo consiglio: “Visitate la Pieve di Corsignano“. Sorge nei dintorni di Pienza, appena fuori le mura ed è qui che è stato battezzato il futuro Papa. L’edifico romanico del XII secolo è sgombro e rustico, ma molto affascinante e di questo ringraziamo Ida. Ora che abbiamo messo la parola pace tra l’anima antica di Corsignano e quella di Pienza possiamo ripartire, con la certezza assoluta che torneremo di nuovo, sperando di rincontrare Ida e poterla ringraziare di tutto!

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Scrivo, leggo, viaggio, suono, e poi riscrivo rileggo risuono e riviaggio ancora

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