Milano non è solo il duomo, i Navigli, Brera, o via Montenapoleone. C’è anche un’altra Milano da scoprire, la Milano liberty. Ecco allora un itinerario alternativo per un pomeriggio a spasso fra le architetture dei primi anni del ‘900.
Milano Liberty Tour – Il percorso
Metropolitana M1, “la rossa”, fermata Palestro – Milano Liberty Tour
E’ questo il punto di partenza della nostra passeggiata nella Milano liberty. Alle nostre spalle il Museo di Storia Naturale, pochi passi e attraversiamo l’arco del palazzo Buonarroti-Carpaccio-Giotto percorrendo via Salvini, puntando dritto verso Piazza Duse. Stiamo entrando nel cosiddetto “Quadrilatero del Silenzio“, una zona molto particolare di Milano, così chiamata proprio perché le sue vie sono insolitamente silenziose.

Il liberty è uno stile architettonico diffusosi nella città meneghina tra i primi anni del ‘900 e l’inizio della prima guerra mondiale
Palazzo Berri-Meregalli – Via Cappuccini, 8 – Milano Liberty Tour
Edificato tra il 1911 e il 1913 dall’architetto Giulio Ulisse Arata, è una costruzione unica ed eclettica: troviamo tratti dello stile romanico nei suoi mattoni a vista, del gotico, il tutto mescolato al liberty delle decorazioni in ferro battuto, degli affreschi, e dei putti scolpiti. La meraviglia più grande la si ha guardando l’interno dell’androne: i mosaici decorano il loggiato, che è impreziosito dal vero tesoro, la Vittoria Alata, una scultura di Adolfo Wildt. Una piccola deviazione molto interessante è anche percorrere via Michele Barozzi.

I principali architetti protagonisti del periodo sono fra gli altri: Alfredo Campanini, Giovanni Battista Bossi, Giuseppe Sommaruga, Giulio Arata
Villa Invernizzi – Via Cappuccini, 7 – Milano Liberty Tour
Non ci si deve spostare di molto per raggiungere Villa Invernizzi, pochi passi e ci troviamo di fronte a uno dei giardini più unici di Milano. Perché? Perché il verde del palazzo in stile liberty, è impreziosito da una compagnia molto particolare: una colonia di fenicotteri rosa. Si, hai capito bene, fenicotteri rosa in città! E’ sbirciando fra la vegetazione alla ricerca del laghetto presso cui stanziano che li scoviamo. Qui hanno trovato il loro habitat da decenni e non hanno alcuna intenzione di andarsene. Furono proprio i coniugi Invernizzi (il famoso industriale e la moglie) a volere e creare per la loro residenza cittadina, questa piccola oasi che, che fra il silenzio quasi surreale e i suoi ospiti, è sicuramente un luogo straordinario.

Appannaggio della borghesia milanese, lo stile divenne una naturale evoluzione dell’Art Nouveau francese, “l’arte floreale”.
Palazzo Sola-Busca – Via Gabrio Serbelloni, 10 – Milano Liberty Tour
Un proverbio dice che anche i muri hanno le orecchie. Ebbene che lo sappiate o no mentre camminate, qualcuno, o forse meglio qualcosa, vi sta ascoltando. Per la precisione c’è un palazzo intero, Palazzo Sola-Busca. Come? Basta avvicinarsi per capirlo. Detto anche “Cà de l’oregìa” (casa dell’orecchia/o in dialetto meneghino), questo palazzo costruito dall’architetto Aldo Andreani, ha un vero e proprio orecchio incastonato sulla facciata. L’opera bronzea realizzata da Adolfo Wildt svolgeva proprio la funzione che ci immaginiamo: permetteva di comunicare dall’esterno con la portineria all’interno. Uno dei primi citofoni di Milano. Oggi non ha più quella funzione ma resta tutt’ora geniale e di grande rilievo artistico l’idea dello scultore.

Lo stile venne introdotto in Italia dalla Francia, in occasione dell’esposizione di Torino del 1902
Palazzo Fidia – Via Luigi Amedeo Melegari, 2 & Villa Necchi Campiglio – Via Mozart, 14 – Milano Liberty Tour
Prima di lasciare il Quadrilatero del Silenzio non possiamo non dare un’occhiata ad altri edifici molto caratteristici, tre per la precisione. Altra creazione dell’architetto Aldo Andreani, è Palazzo Fidia. Più che un’espressione del liberty colpisce per l’originalità della sua facciata. A pochi passi è l’edera che avvolge tutta Villa Mozart ad attirare la nostra attenzione, creando una sorta di “cappotto” che aggiunge fascino alla struttura. Il terzo edificio, gioiello Art déco, è Villa Necchi Campiglio. Bene del Fai, è completamente visitabile: i giardini e la piscina gratuitamente, mentre l’intero stabile, ricco di opere d’arte, al prezzo di 10 euro.

L’esposizione internazionale di Milano del 1906 diede la consacrazione alla diffusione del liberty in tutta la città
Casa Campanini – Via Gentile Bellini, 11 – Milano Liberty Tour
Lasciamo il Quadrilatero del Silenzio, per raggiungere in 7 minuti a piedi Casa Campanini. Due imponenti figure femminili in cemento adornano l’ingresso principale, mentre sculture floreali in ferro battuto impreziosiscono i contorni di finestre e balconcini. Fu proprio l’architetto Alfredo Campanini, a progettare l’edificio, ma cosa curiosa, anche a disegnare di suo pugno i motivi floreali. E’ senza dubbio una delle massime espressioni della Milano liberty.

Ringraziamo il nostro amico @alexland_ per il contributo fotografico di Casa Campanini
Casa Galimberti – Via Marcello Malpighi, 3 – Milano Liberty Tour
Ci dirigiamo ora verso Porta Venezia. 15 minuti a piedi per raggiungere Casa Galimberti, quello che è considerato uno degli edifici liberty più originali. Tutti i 172 metri quadri della facciata sono ricoperti di mosaici, decorazioni in ferro battuto, ceramiche e maioliche, motivi floreali in cemento. Progettato e realizzato tra il 1902 e il 1905 da Giovanni Battista Bossi su commissione della famiglia Galimberti, è capace di incantare, strappandoci qualche minuto di attenzione per contemplarne tutti i particolari. Anche Casa Guazzoni, a pochi passi, merita una piccola sosta

Gli elementi fondamentali che lo caratterizzano sono le decorazioni in ferro battuto o cemento decorativo in tema floreale o del mondo animale e l’abbellimento delle pareti con piastrelle in ceramica decorata
Il nostro Tour nella Milano liberty finisce qui, a pochi passi dalla metro che può portarci verso il centro o verso casa. Diversi sono gli altri palazzi che meriterebbero una menzione, una fra tutti la Stazione Centrale e Palazzo Castiglioni. Le nostre scoperte nella città di Milano però non sono finite, anzi, questo articolo è solo il primo di un lungo elenco di tante altre curiosità che scopriremo insieme su Vojagon.it