Oggi siamo a Cremona, la capitale mondiale della liuteria e del torrone. Camminiamo fra le sue vie anche per cercare di svelare un mistero sul cremonese più conosciuto della storia. Dov’è sepolto Stradivari?
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Cremona – Il percorso
Cremona – Museo del Violino
Giornata fredda ma assolata, è mezzogiorno di una domenica invernale, la città è tranquilla, silenziosa, la maggior parte degli esercizi commerciali sono chiusi. La maggior parte delle attrazioni turistiche è chiusa. Persino qualche bar e ristorante. Noi non ci facciamo scoraggiare e iniziamo subito dal Museo del Violino. Dieci euro (prezzo intero, 7 ridotto) ben spesi quelli che si pagano all’ingresso. Perché? Lo puoi scoprire nel prossimo articolo. Intanto qualche informazione di massima: situato in piazza Guglielmo Marconi, è stato fondato nel 1893 ed ospita una collezione di violini, viole e violoncelli dei più famosi liutai della storia, tra cui Amati, Guarnieri, e il tanto celebre Stradivari. Pezzi dal valore inestimabile. Tempo minimo di visita un’ora, che se si ha un minimo di interesse per la musica e la liuteria può facilmente lievitare a una e mezza/due. Giusto il tempo di far tornare viva la città!
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì
Cremona – Il battistero di San Giovanni Evangelista
Tornando verso la Piazza del Comune comincia a sentirsi il vociare dei suoi abitanti, sintomo che la città si è risvegliata. Puntiamo dritti al Battistero, che apre alle 14.30. Qui è possibile acquistare il biglietto anche per la salita al Torrazzo, si proprio lui: quella torre che vedete alle vostre spalle e che vedremo tra poco. Siamo stati fortunati, il simpatico signore addetto alla biglietteria ci ha fatto un piccolo sconto. Ci avrà preso in simpatia? Nah, credo lo faccia con tutti. Però apprezziamo lo stesso. Il battistero è a forma ottogonale, come quello di Firenze, e risale al 1167. Costruito in stile romanico, verrà rimaneggiato nei secoli a seguire. L’interno è abbastanza spoglio, e si visita in poco tempo. Degna di nota la grande cisterna in marmo rosso di Sant’Ambrogio di Valpolicella che ospita una vera e propria vasca utilizzata come fonte battesimale. Lasciamo a malincuore la compagnia del “custode” del battistero, per guardare l’altro lato della piazza. Naso all’insù, e, pronto? Stiamo per salire proprio lì in cima!
Sul lato meridionale sono murate le unità di misura cittadine fissate nel 1388
Cremona – Salita al Torrazzo
Prima di salire dobbiamo dare uno sguardo all’orologio astronomico, posto sulla facciata che guarda verso la piazza. Viene installato nel 1583 a seguito della riforma Gregoriana del calendario ed indica il moto degli astri e del sole e le fasi lunari. Il meccanismo ancora funzionante è quello originale dell’epoca. Dopo una prima rampa di scale una sala video ne illustra il funzionamento. Non vi abbiamo ancora detto quanto è costato il biglietto cumulativo: 5 euro. Orari di apertura 10:00 – 12:30, 14.30 – 17.40. La salita inizia! 502 scalini intervallati da piccole aree di sosta. Non preoccuparti, abbiamo visto salire persone di tutte le età, quindi se non hai problemi particolari puoi farcela anche tu! Un quarto d’ora di passione per una vista mozzafiato su tutta la città, fino al Po. Solo l’ultimo pezzo è sconsigliato a chi soffre di claustrofobia.
Quanto è alto? 112 metri
La prima edificazione del Torrazzo iniziò nel 754, venne poi ampliato e innalzato ulteriormente nei secoli a seguire. L’orologio ha un diametro maggiore di quello del Big Ben di Londra: 8,20 m contro 6,85. E’ il monumento simbolo della città ed in cima troviamo la cella campanaria, al cui interno sono custodite 7 campane risalenti al 1744. Scendiamo fermandoci sulla terrazza a vedere il panorama. Ora, se qualcuno di Cremona legge questo articolo può segnalarci come mai una delle statue poste sul cornicione (oltre a farsi defecare in testa dai piccioni) abbia un machete infilato in testa? Che avrà fatto di male? Non abbiamo trovato info, però da questa terrazza si possono fare delle belle foto sulla piazza, piazza in cui stiamo tornando per entrare nel Duomo.
Il Torrazzo di Cremona è il campanile storico più alto d’Italia
Cremona – Il duomo
Il Duomo, o cattedrale di Santa Maria Assunta, vide le sue fondamenta nel 1107 e il suo completamento nel 1491. Costruito in stile romanico su pianta latina, è stato nei secoli rimaneggiato e riadattato con elementi gotici, rinascimentali e barocchi. La facciata è in marmo bianco di Carrara, ma la cosa che balza subito all’occhio sono i due leoni che sorreggono le colonne del protiro (per la definizione di protiro vedasi questo link, noi lo abbiamo scoperto ora). Entriamo dunque a scoprire l’interno. Si passa molto tempo con il naso all’insù, tutte le navate sono ampiamente decorate con affreschi di rappresentazioni legate alla cristianità. Chiudiamo alle nostre spalle la porta della cattedrale e torniamo in piazza guardando dritto di fronte a noi, verso la Loggia dei Militi.
Le tre statue sulla facciata rappresentano di Sant’Imerio, la Vergine Maria e Sant’Omobono
Cremona – La Loggia dei Militi
La Loggia dei Militi è uno degli edifici più antichi della città, edificata nel 1292. Chi sono i Militi? “I Militi” erano una società composta dai più ricchi ed importanti abitanti della città e del territorio da lei governato, più antica della costruzione stressa. In questo palazzo i soci si riunivano per importanti riunioni ed era utilizzato anche per custodire oggetti di notevole importanza, quali statuti e bandiere. Camminare sotto i suoi portici fa rimbombare i nostri passi, come a rinforzare con il suo eco l’importanza dei passi della società cremonese nella sua storia. Ma adesso basta storia, o almeno quella tradizionale, è tempo di un break, un break goloso!
Cremona – Pasticcerie Storiche
Nelle vie intorno alla Piazza ci sono diverse pasticcerie. Ma due sono degne di nota più di tutte le altre per la loro valenza storica. Uno è il negozio della Sperlari, che si trova in via Solferino da più di 150 anni, per la precisione dal 1836. Il nome Sperlari ci fa venire subito in mente il torrone, che è uno dei prodotti alimentari simbolo della città, insieme alla mostarda. Proprio di fronte a questo negozio ce n’è un altro che ha scritto la storia culinaria di Cremona, ed è la Pasticceria Lanfranchi, già alla fine dell’ottocento punto di riferimento per la città. Tempio del torrone e della mostarda, è uno dei luoghi che produce il Pan Cremona, un dolce brevettato ed unico al mondo, composto da una torta paradiso con farina di mandorle, ricoperta di cioccolato. Provare per credere. Se in qualche modo riesci ad uscire dalla pasticceria, ed abbandonare tutto questo ben di Dio, è tempo di tornare per le strade di Stradivari.
Mostarda, torrone, Pan Cremona sono solo alcuni dei prodotti tipici della città
Cremona – Dove è sepolto Stradivari?
Se ti avanza tempo puoi dedicarlo alla visita del Museo Civico Ala Ponzone. Se sei da queste parti in settimana e sei appassionato di musica puoi visitare l’Academia Cremonensis e scoprire come vengono realizzati i violini, un’arte che Cremona e l’Italia intera devono tenere viva, un’eccellenza italiana che non deve andare perduta e non lo sarà grazie allo sforzo della Scuola Internazionale di Liuteria e di tutte le botteghe di Liutai distribuite per le vie della città. E cosa resta di Stradivari? Ebbene, sappi che la tomba di stradivari non esiste. Morto nel 1737, il corpo del più noto liutaio di tutti i tempi fu tumulato nella Basilica di San Domenico, che pericolante, venne abbattuta nel 1869. I resti rimasero all’incuria del tempo fino che lo spazio non venne trasformato in ciò che è oggi, ovvero i giardini pubblici di Piazza Roma. Di lui ci restano solo poche cose certe, la lapide originale, conservata nel Museo del Violino insieme al suo testamento e lo straordinario patrimonio delle sue opere principali, i suoi violini. Puoi però fare tappa di fronte a quella che è stata la casa nuziale del liutaio, in Corso Garibaldi 57. Tutto il resto rimane un mistero!
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