Cremona vojagon Stradivari italy italia museo del violino liuteria

22

Feb
2018

CREMONA | MUSEO DEL VIOLINO

Posted By : Alessandro/ 4291 0

Il Museo del Violino è, senza ombra di dubbio, una delle attrazioni principali della città di Cremona. Lo senti il profumo del legno? Apriamo insieme le porte di questo tempio dell’artigianato italiano!

INFO E COSTI

  • Dove si trova – Piazza Guglielmo Marconi, 26100 Cremona CR
  • Quanto costa – 10€ intero, 7€ ridotto. Ulteriori info
  • Orari – Tutti i giorni dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì)
  • In quanto si visita – 1/2h in base al grado di approfondimento

Tempo di lettura

3′

Museo del Violino – Cremona – Come arrivarci dal Duomo

Museo del Violino di Cremona

Un po’ di storia

Nell’articolo precedente ti avevamo promesso che saremmo tornati sull’argomento e lo facciamo con enorme piacere. I personaggi chiave di questa storia sono Giovanni Battista Cerani, il conte Alessandro Cozio e il liutaio Giuseppe Fiorini. Il primo cedette una mole importante di strumenti dei più grandi liutai al comune di Cremona nel 1893 e permise così la creazione del Museo Stradivariano. Il conte Cozio invece acquisì ciò che rimaneva del laboratorio di Stradivari, creando una vera e propria collezione di attrezzature e accessori per la costruzione di strumenti ad arco, diventando uno dei maggiori esperti di storia della liuteria. Questa collezione venne ceduta nel 1920 al liutaio Giuseppe Fiorini, che coltivava il sogno di istituire una scuola italiana di liuteria. Il sogno svanisce ma non le buone intenzioni di Fiorini, che nel 1930 decide di donare tutto al Museo Civico di Cremona. Palazzo Affaiti è la sede originale del museo, che dopo questa donazione, crea una specifica sala stradivariana, per poi passare successivamente al Palazzo dell’Arte, dove resta fino al 14 settembre 2013, giorno in cui viene inaugurato il Museo Del Violino, nell’attuale sede.

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La cultura dei “saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese” è stata iscritta il 5 dicembre 2012 nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO

Museo del Violino – Cremona – Sala numero 1 e 2

Fatto il biglietto, scoperte le origini, non dimenticarti di ritirare l’audioguida gratuita per un’esperienza ancora più completa. Non resta che iniziare il percorso. Il corridoio iniziale o Sala 1, “L’origine del violino“, è un breve viaggio nel tempo che parte dai più rudimentali strumenti medievali fino ad arrivare agli antenati del violino moderno. Si ha una prima idea dell’evoluzione dello strumento, ma si ha anche fretta occorre dirlo, di arrivare alla Sala 2, “La bottega del liutaio, che da là in fondo si intravede e stimola la nostra curiosità. In questa sala sono spiegati in modo interattivo i vari componenti del violino e i tipi di legno. E’ la sala che ci ha colpito di più, perché ci ha dato la possibilità di vedere all’opera due giovani liutai all’interno di una vera e propria bottega finestrata. Profumi, odori di legno e resine, strumenti di  lavoro, si ha la possibilità di sentire e osservare tutto attraverso delle finestre, e si capisce perché questa forma di artigianato sia considerata una forma d’arte. Passiamo ora alla Sala 3.

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Dove è stato inventato il violino e quando? Siamo nel primo 1500, nel nord Italia, e Cremona è il luogo da cui tutto si è diffuso

Museo del Violino – Cremona – Sala numero 3 e 4

La sala 3, “La diffusione del violino” ospita un planisfero che illustra la diffusione del violino e della liuteria nel mondo dopo essere partita proprio da Cremona. In questa sala è possibile inoltre ascoltare registrazioni dei più importanti musicisti al mondo. Passando alla Sala 4, “La scuola classica Cremonese”,  si ha la possibilità attraverso i cosiddetti “libroni virtuali” e un particolare tavolo, di approfondire la scuola musicale di Cremona e i suoi liutai più illustri. Se sei riuscito a resistere a quel violino nella teca di fronte a te la tua pazienza ora verrà ripagata, perché è proprio lì che stiamo andando, nella Sala 5, “lo scrigno dei tesori” 

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I più importanti liutai della scuola cremonese? Giuliano Amati, Andrea Guarneri, Giuseppe Guarneri e naturalmente lui, Antonio Stradivari.

Museo del Violino – Cremona – Le sale

Siamo di fronte a inestimabili capolavori della liuteria tra i quali troviamo pezzi cinquecenteschi della famiglia Amati, di Giuseppe Guarneri, ma anche e soprattutto a uno dei pezzi più importanti della collezione, detto “Il Cremonese”, di Antonio Stradivari, risalente al 1715. Dal 1505 al 1744, questa sala raccoglie più di due secoli di artigianato cremonese, al massimo della sua espressione. Si prova un senso di ammirazione e rispetto e ci si sente un po’ degli elefanti in un negozio di cristalli sfilando fra le teche, anche se non si è appassionati di musica. Ci lasciamo alle spalle “Lo scrigno dei tesori” ma solo dopo aver dato un’altra occhiata. Forse un’altra ancora…solo una…

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Lo Stradivari più costoso di sempre? Una viola del 1719, chiamata “Macdonald”, messa all’asta nel 2014 per 32 milioni di euro

Museo del Violino – Cremona – Sala 6 e 7

Siamo alla sala 6, “I reperti stradivariani”. E’ qui che c’è raccolto il meglio dei ben 700 reperti donati da Giuseppe Fiorini nel 1930. Disegni, forme, attrezzi, il suo testamento originale e varie postazioni di approfondimento interattivo, permettono di conoscere meglio l’uomo, la sua arte, il suo genio. Nella sala è presente anche la lapide funeraria, unico reperto autentico rimasto della sua sepoltura. Abbiamo già raccontato alla fine di questo articolo il mistero delle spoglie mortali di Antonio Stradivari. Purtroppo poco o nulla, a parte ciò che è conservato qui, è rimasto del suo passaggio terreno, se non le sua grandiose opere. Non esiste più alcuna traccia del suo laboratorio né della sua casa, se non quella nuziale in cui visse una parentesi della sua vita, in via Corso Garibaldi, 57. Passiamo dunque alla sala 7

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Ma quanti strumenti realizzati da Stradivari sono rimasti oggi? Probabilmente il numero che si avvicina di più alla cifra reale complessiva è 650, anche se non tutti in uno stato di conservazione tale da permettere di essere suonati

Museo del Violino – Cremona – Sala 8 e 9

Nella Sala 7, “Tramonto e rinascita della Liuteria” si ha modo di incontrare gli strumenti realizzati dai più importanti liutai cremonesi dal 1777 al 1941, periodo che vede tra i suoi massimi esponenti tra gli altri Giovanni Battista Ceruti e Nicola Bergonzi. E’ qui che attraverso due schermi entriamo in contatto con la storia della Scuola di Liuteria Cremonese, luogo di eccellenza e formazione dei nuovi liutai. Nella Sala 8 troviamo esposti i migliori esempi mondiali di liuteria moderna, dagli anni ’70 ad oggi, vincitori de“Il concorso triennale di liuteria contemporanea”. La Sala 9 porta il nome di una fondazione di importanza basilare per l’evoluzione e lo studio degli antichi strumenti ad arco cremonesi: Friends of Stradivari“. In questa sala si ha la possibilità di osservare esposizioni temporanee di strumenti provenienti da altri musei o collezioni private, grazie proprio al lavoro della fondazione. Arriviamo quindi alla Sala 10, l’ultima.

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Museo del Violino – Cremona – L’ultima sala e l’Auditorium Giovanni Arvedi

Nella Sala 10, “Il violino nel cinema”, sono proiettati  filmati su liutai cremonesi, le loro opere e spezzoni di film nei quali questi vengono citati. Siamo arrivati alla fine ma il museo ci offre ancora una sorpresa, e non da poco: l’Auditorium Giovanni Arvedi. Vi si accede dopo aver superato il Lounge Bar a fianco della biglietteria. Non è sempre accessibile, ma lo è solo in occasione di esibizioni che vengono eseguite a orari prestabiliti. Meglio fare una telefonata al museo per conoscere gli orari. L’auditorium intitolato all’imprenditore Giovanni Arvedi, diventa sede di importanti manifestazioni e concerti di solisti e piccole orchestre, ricollocando Cremona al centro della scena musicale internazionale. All’uscita non può passare inosservata una scultura moderna. Di che cosa si tratta?

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464 posti, uno stile unico e un’acustica straordinaria, perfezionata grazie al contributo dell’ingegner Yasuhisa Toyota

L’Anima della Musica (di Jaume Plensa), è questo il nome della scultura che con la sua importanza domina i portici del chiostro, all’uscita. Cremona è, e deve continuare a restare un luogo di musica. Deve continuare a tramandare quello straordinario bagaglio culturale artistico che trova la sua forma concreta nell’artigianato delle sue liuterie, capaci di realizzare strumenti che facciano vibrare con il loro archetto anche le nostre corde, quelle delle emozioni, che solo la musica può trasferire. L’ennesima sfida al genio italiano, che la capitale mondiale della liuteria è pronta ad accogliere.

Per tutte le info generali, avvenimenti e concerti

https://it-it.facebook.com/museodelviolino/

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Scrivo, leggo, viaggio, suono, e poi riscrivo rileggo risuono e riviaggio ancora

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